Alpina ha posato per la prima volta piede (o meglio, “cingolo”) sulle nevi antartiche oltre 10 anni fa con le prime SHERPA 1.4L adottate dalla base scientifica del Governo Indiano.
In realtà le motoslitte Alpina non erano affatto nuove ai climi estremi, in quanto da Alpina Stazione italo francese Concordia a Dome Canni erano già presenti al nord di Scandinavia, Siberia, Alaska, Canada, territori del circolo polare artico dove le condizioni ambientali sono estremamente impegnative e le basse temperature non di rado toccano i meno 40°C. Ciò é stato possibile grazie ad un know-how specifico maturato negli anni ed entrato nella produzione di serie, tant’é che tutti i mezzi forniti da Alpina in Antartide non richiedono modifiche o adattamenti per far fronte alle condizioni climatiche locali (in sostanza, una Sherpa consegnata ad un cliente in Italia ha esattamente le stesse caratteristiche ed equipaggiamento di quella consegnata in Antartide).
Ad oggi in Antartide lavorano circa una quindicina di Sherpa con i diversi accessori e attrezzature.
Il Governo Indiano, che opera in due basi (Bharati Station e Maitri Station) distanti un migliaio di chilometri l’una dall’altra, ha un parco macchine di 8 Sherpa. Altre Sherpa sono in servizio presso l’enorme base Russa di Novolazarevskaya, presso l’Americana Mc. Murdo Station, e infine presso la base Italo-francese Concordia (Dome-C Station). Quest’ultima é vero motivo d’orgoglio per Alpina, sia perché é la sede dei ricercatori connazionali dell’ENEA e del CNR, sia perchè vanta alcune tra le condizioni climatiche più estreme di tutto il continente Antartico (seconda solo alla base russa Vostok). L’utilizzo principale delle motoslitte Alpina in Antartide é il trasporto di persone e di materiali impiegati nella ricerca scientifica, e alla pari il rifornimento logistico delle relative basi, lavoro che si svolge a pieno ritmo durante la gran parte dell’anno dato che i ricercatori si Alpina Bharati Station danno il cambio di continuo e le attività di ricerca non cessano praticamente mai. Ed è dunque normale che le macchine Alpina abbiano accumulato in poco tempo migliaia di ore di lavoro. Se poi si considera che spesso l’invio di parti per la manutenzione e la riparazione dei mezzi in Antartide può avvenire solo una o due volte l’anno (come pure per gli approvvigionamenti destinati alle basi), é evidente quanto l’affidabilità delle Sherpa sia stata determinante nella scelta operata dai vari organismi scientifici presenti al Polo che hanno quindi deciso di dotare le loro basi di queste macchine straordinarie.
Capacità operativa, affidabilità anche alle bassissime temperature e versatilità d’uso sono le caratteristiche più apprezzate.
Ma anche l’aspetto legato alle ridotte emissioni dei motori che equipaggiano la gamma Alpina ha il suo giusto peso, nel rispetto del Trattato Antartico che impegna le nazioni operanti a preservare il continente polare dall’inquinamento. Un vanto di Alpina é comunque la capacità di offrire un efficace servizio di supporto tecnico on-line al personale delle varie basi, fornendo in tempo reale indicazioni e suggerimenti per la manutenzione e l’utilizzo dei propri mezzi. Ma non solo: ai tecnici di Vicenza é anche stato chiesto supporto per risolvere problematiche tecniche legate a mezzi non forniti dalla stessa, indice inequivocabile della competenza in materia di “freddo” e della fiducia di cui Alpina gode nell’ambiente. Ma anche della passione con cui affronta sempre nuove sfide.
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